Recensione film “il Pianeta Verde”

“il Pianeta Verde” Recensione Film

Recensione film “il Pianeta Verde”
(La Belle Verte) del 1996 diretto da Coline Serreau.
Da tempo avevo in mente questo film ma non riuscivo a reperirlo.
Mi è piaciuto fin dall’inizio perché mi ha portato a mettere l’attenzione su alcuni valori che la società moderna sta abbandonando quali:
aiutarsi l’un l’altro, condividere il cibo, viaggiare per scambiare ed integrare conoscenza e cultura, la vita economica e sociale basata sul consumismo.
Gli abitanti del Pianeta Verde sono esteriormente identici agli abitanti della Terra ma progrediti e dotati di una saggezza e consapevolezza superiore. Sono infatti liberi dalle passioni ed hanno da tempo rinunciato al superfluo appagandosi delle infinite risorse del pensiero e della natura.
In questo film la protagonista, Mila, decide di andare a visitare il pianeta Terra per vedere a che punto evolutivo fossero arrivati i terresti dopo molti secoli che nessuno voleva andarci perché gli abitanti erano considerati pieni di manie espansionistiche, potere e ricchezza a scapito di altri.
Purtroppo quello che troverà non sarà troppo diverso da quello che vediamo oggi noi nella quotidianità. I figli di Mila, Mesaje e Mesaul, provano a raggiungerla dal Pianeta Verde, ma per errore finiscono nel deserto australiano dove entrano in contatto con gli aborigeni. Questi ultimi si rivelano ospitali come gli
abitanti del Pianeta Verde. Mina con l’appoggio dei figli aiuterà alcune persone della città di Parigi a
disconnettersi da quel sistema per riconnettersi all’amore, alla fratellanza in
una visione più ecosostenibile della vita.
Perché è così difficile apprezzare ciò che abbiamo? La natura, la vita, le persone che amiamo e che ci amano sembrano non essere mai abbastanza e, accecati dalla ricerca di soddisfazioni effimere, lasciamo che la vita ci passi davanti senza davvero viverla e apprezzare ciò che abbiamo.
Chiudiamo gli occhi e il cuore perché abbiamo paura e indossiamo maschere per piacere agli altri cosi come spiega la moglie di Max riferendosi al suo utilizzare il rossetto per apparire carina e piacere a tutti, seguita dalla riflessione di Mila “Ah, il rossetto è una medicina per essere amata da tutti! Se non se lo mettesse nessuno la amerebbe!”.
Consiglio questo film perché unisce al suo messaggio profondo una chiave ironica e leggera. Dietro ogni sorriso si cela uno spunto di riflessione.